La batteria è il cuore dell’auto elettrica: l’elemento più importante, ma anche il più complesso e costoso. È la fonte di energia necessaria a far muovere l’auto, un vero e proprio organo vitale con una tecnologia in costante evoluzione e regole da osservare. 

Il meccanico ‘a posto’ ci spiega nel dettaglio: 

  • come funziona la batteria elettrica di un autoveicolo;
  • quali sono i servizi di manutenzione importanti per la cura della batteria
  • quali sono i relativi costi

Le prestazioni delle auto elettriche sono ampiamente influenzate dalla batteria e dalla sua capacità di erogare l’energia. Quindi, in realtà, il vero “motore” dell’auto elettrica è proprio la batteria: più potente ma anche più complessa rispetto alla batteria delle automobili a carburante.

Come funziona la batteria elettrica e quanto dura  

Le batterie garantiscono differenti capacità di autonomia a seconda della loro potenza. Queste sono in grado di accumulare energia chimica e di rilasciarla sotto forma di elettricità trasferita al motore elettrico. Quest’ultimo, poi, la trasforma in energia meccanica, consentendo così all’auto di muoversi.

Le batterie più comuni presenti sulle auto elettriche sono quelle al litio: una scelta non casuale. Le batterie al litio, infatti:

  • sono più leggere e compatte
  • generano notevoli quantità di energia elettrica e non necessitano di cicli di carica e di utilizzo completi.

La loro unica pecca è che necessitano di una temperatura compresa in un range ristretto che va da -10° a 30° C per lavorare correttamente.

l deterioramento delle batterie dipende dall’usura del loro rivestimento che con il tempo riduce la capacità di accumulo. Questo non compromette le prestazioni né la potenza, che rimangono costanti nel tempo, ma soltanto la capacità. L’usura è inoltre correlata al numero di cicli di carica e scarica che questa deve affrontare.

I produttori forniscono in genere una stima della loro durata che si basa sulla percorrenza media che una batteria può assicurare con una carica completa prima che le sue prestazioni si riducano in modo rilevante. Questa soglia di solito oscilla tra il 70% e l’80% della capacità effettiva iniziale, sotto questo livello la batteria non è più considerata utilizzabile per alimentare un veicolo.

Anche le condizioni climatiche, uno stile di guida scorretto e alcune cattive abitudini alla guida potrebbero influenzare la durata della batteria accorciandone la vita rispetto a quanto decretato dal produttore.

l deterioramento delle batterie dipende dall’usura del loro rivestimento che con il tempo riduce la capacità di accumulo. Questo non compromette le prestazioni né la potenza, che rimangono costanti nel tempo, ma soltanto la capacità. L’usura è inoltre correlata al numero di cicli di carica e scarica che questa deve affrontare.

I produttori forniscono in genere una stima della loro durata che si basa sulla percorrenza media che una batteria può assicurare con una carica completa prima che le sue prestazioni si riducano in modo rilevante. Questa soglia di solito oscilla tra il 70% e l’80% della capacità effettiva iniziale, sotto questo livello la batteria non è più considerata utilizzabile per alimentare un veicolo.

Anche le condizioni climatiche, uno stile di guida scorretto e alcune cattive abitudini alla guida potrebbero influenzare la durata della batteria accorciandone la vita rispetto a quanto decretato dal produttore.

Uno degli aspetti più dibattuti e relativi alla mobilità elettrica riguarda l’autonomia limitata che i veicoli elettrici possiedono per via delle batterie. In realtà ad oggi in commercio esistono già batterie che consentono autonomie che vanno dai 400 ai 1000 km per ricarica: in pratica si potrebbe parlare di scontro alla pari con le auto a motore termico.

In generale, i produttori garantiscono per la batteria di un’auto elettrica una durata complessiva di 8 anni o 160.000 chilometri, alcuni arrivano fino a 240.000 con un decadimento di circa il 10% della capacità dopo ben 500 cicli di ricarica. 

Quali sono i costi di sostituzione e ricarica della batteria elettrica

Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione delle auto elettriche è il costo, ancora troppo elevato, delle batterie. Se si fosse costretti alla sostituzione della batteria ci si troverebbe di fronte ad una spesa quasi analoga al costo di una vettura compatta con motore tradizionale.

Il prezzo infatti varia di molto a seconda del modello dell’auto. Per una Tesla si può spendere intorno ai 15-20 mila euro, mentre per una più modesta Toyota il costo è sui 2 mila euro.
Tuttavia è raro dover farsi carico delle spese di sostituzione della batteria di un’auto elettrica perché – in caso di malfunzionamento – è la casa madre a farsene carico. Le case propongono garanzie per un periodo non inferiore a 8 anni e con chilometraggi variabili a seconda della marca e del modello.

I minori costi di gestione sono invece uno dei punti a favore delle auto elettriche. Per ricaricare un’auto elettrica tramite colonnina il prezzo varia a seconda del fornitore:

  • circa 0,45€ al kW per una ricarica lenta con potenza di 22 kWh
  • circa 0,50€ per kW per la ricarica veloce

Se invece si vuole sfruttare la ricarica domestica il costo medio è pari a 0,21€ a KW.

Quali sono i servizi di manutenzione per un’auto elettrica?

Per quanto riguarda i controlli di manutenzione ordinaria, il tagliando per l’auto elettrica non è obbligatorio, ma resta necessario. La procedura è decisamente semplice poiché consiste nell’effettuare una diagnosi elettronica periodica che assicuri le condizioni della batteria e del sistema di ricarica.
Una volta esaurite, le batterie a litio devono sottostare ad un percorso di smaltimento rigoroso che ha lo scopo di proteggere e tutelare l’ambiente, evitando qualsiasi tipo di contaminazione. I materiali di cui sono composte in caso di dispersione, possono provocare danni, anche ingenti. Per questo esistono delle imprese (per ora solamente in pochi Paesi europei) specializzate e attrezzate con macchinari finalizzati al trattamento di tali prodotti.

Quanto costa lo smaltimento della batteria elettrica di un’auto?

Lo smaltimento delle batterie può essere un processo molto dispendioso aggirandosi intorno ai 4,00 – 4,50 euro al Kg (importo variabile). È proprio a fronte di questa spesa che la maggior parte dei Paesi sceglie di puntare verso il riutilizzo piuttosto che allo smaltimento di questo tipo di batterie. Una soluzione spesso adottata è quella di riutilizzare le batterie a litio per scopi alternativi, le quali trovano così una seconda vita.